Psicoterapia e dintorni
Appunti e riflessioni in divenire
La teoria sociocognitiva di Albert Bandura riguarda principalmente lo sviluppo di competenze e la regolazione dell’azione. Si ritiene che il comportamento sia in gran parte guidato anticipatoriamente da processi di autoregolazione in cui hanno un ruolo preminente le aspettative di risultato (le conseguenze positive e negative previste per le proprie azioni) e le aspettative di efficacia personale (note semplicemente come autoefficacia, la convinzione di avere le capacità necessarie a eseguire un determinato comportamento o a fornire una certa prestazione).

Ho sentito parlare per la prima volta del concetto di gaslighting pochi giorni fa ascoltando un corso di formazione su tematiche amorose. Si tratta di un genere di manipolazione interpersonale che viene messo in atto all'interno di una relazione amorosa o di altro tipo e che consiste nello screditare il punto di vista dell'altro facendogli dubitare, in sostanza, delle sue facoltà mentali: ricordi male, hai visto male, ma che ti inventi?, sei tu che non hai capito e via dicendo.
La psicoterapia cognitivo comportamentale è nata dall’applicazione di alcune teorie psicologiche scientifiche ai problemi umani. Anche se è sempre aperta a ogni nuovo contributo scientifico che possa essere utile per aiutare le persone a migliorare la loro condizione di vita, si rifà in modo particolare alla psicologia dell’attenzione, della percezione, del pensiero, dell’apprendimento, delle emozioni, della famiglia e dei rapporti con gli altri e con la società.
Descrivere le situazioni difficili della propria vita, cercando di chiarire ciò che si pensa e si prova al riguardo, serve non solo a fare chiarezza in se stessi e a "sfogarsi", come sanno molte persone che tengono un diario, ma può anche migliorare lo stato generale di salute, favorire l'efficienza personale e modificare in senso positivo gli atteggiamenti e le relazioni interpersonali. James Pennebaker ha inaugurato un filone di studi mirati a chiarire gli effetti della scrittura espressiva e i meccanismi psicologici e psicofisiologici che si attivano traducendo in parole traumi ed esperienze stressanti. Qui vengono descritti i metodi di studio applicati e i risultati conseguiti.
Esaurire le risorse, nella vita, è un’esperienza che permette di trarre un insegnamento fondamentale. L’esperienza di impotenza davanti alla perdita, al lutto, alla separazione, alla vita che prende una piega difficile e dolorosa e che noi non riusciamo in nessun modo a raddrizzare, e poi il fatto di risollevarsi - di essere passivamente risollevati dalla vita stessa - con il tempo, molto più lentamente di quanto vorremmo, in modi impensati, inimmaginabili a priori, insegna il valore della fede. Per fede intendo il contrario della responsabilità personale, del “dipende da me, devo trovare soluzioni, devo pensare, devo agire”. È un’impotenza docile. Cercare di limitarsi a rispondere a quello che la vita chiede o impone di fare, senza lasciare spazio a preferenze, decisioni, scelte.
Il sospetto o la consapevolezza che un conoscente, un amico o un parente stia pensando di togliersi la vita scatena in noi un coacervo di sentimenti forti.