Psicoterapia e dintorni
Appunti e riflessioni in divenire
Tutti o quasi scrolliamo ogni giorno i feed di social come Facebook, Instagram, TikTok - anche per ore. Ma siccome ognuno posta di preferenza i suoi lati e momenti migliori, più gioiosi e più avventurosi, più guardiamo contenuti social più ci sentiamo peggiori, tristi e meno avventurosi della massa indistinta de GLI ALTRI. "LORO sono felici, IO no".
Che cos’è il senso della mancanza del proprio valore personale?
Un senso di delusione di sé nelle sue varie gradazioni che può arrivare al disprezzo, al disgusto, alla nausea, all’odio di sé. Può essere anche un senso di stanchezza di sé, di tedio per se stessi, di fastidio, di insofferenza. Tradotto in parole può suonare come “Sono un pezzo di merda, un rifiuto, faccio schifo, non ho alcun pregio, non ho mai combinato niente di buono, ho fatto solo danni, sono sgradevole e nocivo/a, farei meglio a sparire”. Se prevale la stanchezza di sé, “Non ne posso più di me stesso, di sentire i miei pensieri e la mia voce”.
Da qualche decennio, appena una persona è ritirata, concentrata su di sé e sulla sua ricerca di senso, dolente nello spirito, si sente chiamare depressa. Odio sentire usare con leggerezza la parola depressione e mi dà ancora più fastidio sentirla usare come se si riferisse a un tratto del carattere. Non posso sentire dire che Pavese era un depresso, Woody Allen è un depresso.
Vari ricercatori si sono chiesti se ci siano delle qualità comuni che conferiscono a determinate circostanze esterne o interne il carattere di stressor.
Può essere definita stressor qualunque cosa capace di alterare l’equilibrio omeostatico dell’organismo - per esempio, una lesione, una malattia, un forte caldo o un freddo intenso. Il concetto di omeostasi si riferisce all’idea che per l’organismo sia necessario un livello ideale di ossigeno, di acidità, di temperatura, e così via. Ciascuna di queste variabili viene mantenuta in equilibrio omeostatico, dovendo corrispondere al livello ideale per un determinato giorno, di una determinata stagione, per una determinata età dell’organismo, eccetera.
Il sospetto o la consapevolezza che un conoscente, un amico o un parente stia pensando di togliersi la vita scatena in noi un coacervo di sentimenti forti.