Psicoterapia e dintorni
Appunti e riflessioni in divenire
Esaurire le risorse, nella vita, è un’esperienza che permette di trarre un insegnamento fondamentale. L’esperienza di impotenza davanti alla perdita, al lutto, alla separazione, alla vita che prende una piega difficile e dolorosa e che noi non riusciamo in nessun modo a raddrizzare, e poi il fatto di risollevarsi - di essere passivamente risollevati dalla vita stessa - con il tempo, molto più lentamente di quanto vorremmo, in modi impensati, inimmaginabili a priori, insegna il valore della fede. Per fede intendo il contrario della responsabilità personale, del “dipende da me, devo trovare soluzioni, devo pensare, devo agire”. È un’impotenza docile. Cercare di limitarsi a rispondere a quello che la vita chiede o impone di fare, senza lasciare spazio a preferenze, decisioni, scelte.
Il sospetto o la consapevolezza che un conoscente, un amico o un parente stia pensando di togliersi la vita scatena in noi un coacervo di sentimenti forti.
La struttura della nostra vita muta in ogni istante. La pressione del passato cresce, le possibilità del futuro diminuiscono. Più l'uomo invecchia e meno riesce a sentirsi libero, meno è in grado di trasformare il senso complessivo della sua vita plasmando il proprio futuro. Invecchiando, egli p...
Che cos'è la meditazione di consapevolezza di cui sentiamo spesso parlare sotto il nome di mindfulness? Ed è necessario praticare la meditazione formale per ottenerne i benefici? Forse il nuoto è una vita più diretta per raggiungere la pace mentale...
Dando un’occhiata ai video brevi pubblicati sui social ricavo l’impressione che siano veramente tante le persone che si riprendono mentre mettono a repentaglio la propria vita. Mi riferisco a persone che in montagna percorrono cenge o creste sopra strapiombi senza essersi assicurate; che fanno scialpinismo lungo canaloni molto ripidi e stretti in mezzo alle rocce oppure lungo altri ripidi pendii fortemente innevati, con il rischio di staccare valanghe (le quali spesso in effetti in effetti poi si staccano) o che con gli sci, lungo questi stessi pendii, fanno salti straordinariamente alti e lunghi, eventualmente con piroette e/o salti mortali. Mi riferisco alle persone che si arrampicano in free solo, cioè senza alcuna sicura, per pareti lunghe anche mille metri, o a quelle che affrontano escursioni o arrampicate senza usare tutte le precauzioni previste.
“Oggi smetto di fumare”: quante volte un fumatore si ripromette che quella appena accesa sarà l’ultima sigaretta, per i tanti danni che il vizio produce silenziosamente sulla salute e sulla bellezza del suo corpo. Dopo pochi giorni però, per la forte tensione o per un momento di nervosismo che non riesce a controllare, cede alla tentazione di riaccenderne una e manda all’aria tutti gli sforzi fatti.