Psicoterapia e dintorni
Appunti e riflessioni in divenire
“Antistene era solito dire che coloro che hanno conquistato un equilibrio spirituale non devono studiare letteratura per non essere distratti da interessi estranei” (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, VI.104) e che “la virtù è nelle azioni e non ha bisogno né di moltissime parole né di moltissi...
Ne La malattia mortale, Kierkegaard descrive come avvenga in alcune persone il passaggio alla vita spirituale. Questo cambiamento interiore è reso possibile da una forma di disperazione, che chiama “disperazione dell’eterno”, ossia dalla disperazione che un individuo prova per la propria debolezza: “il disperato stesso comprende che è debolezza prendersi tanto a cuore il terrestre, che è debolezza disperarsi”.
Sant'Agostino nel dipinto di Rubens
Qui e ora. Hic et nunc. Il presente, questo tempo così sfuggente, è l’unico momento in cui possiamo vivere veramente, proteggendoci tra l’altro dai rimpianti o pentimenti per il passato e dalle ansie per il futuro. Oggi questo concetto, che sta al centro della pratica della cosiddetta mindfulness - proveniente dall’India buddista attraverso gli USA - si è diffuso a tal punto che ce lo ritroviamo nei reel di Facebook. È diventato un luogo comune.