GABRIELE LO IACONO
Psicologo Psicoterapeuta

Psicoterapia e dintorni

Appunti e riflessioni in divenire

Una riflessione attuale, nata leggendo la Bhagavadgītā, mentre apprendo notizie di vari performer estremi tragicamente deceduti.

In questo splendido testo di carattere filosofico e religioso, estratto da un immenso poema epico che è stato composto e perfezionato in India nel corso di otto secoli,...

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L'esperienza della morte

/ speranza, morte, lutto, spirito

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Ho trovato in questo libro di Paul Ludwig Landsberg - filosofo ebreo morto in un lager nazista - le cose di cui avevo bisogno in un momento di lutto. Ho trovato un discorso che parlasse di spirito e che si rivolgesse al mio spirito. Un discorso che parlasse di vissuto privato, di soggettività, di interiorità, di drammi esistenziali anziché di teorie scientifiche, oggettività, comportamenti osservabili, teorie evoluzionistiche o psicologiche.

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Sto riflettendo e studiando su questo tema. Potrei aggiungere ogni giorno un tassello. Oggi vorrei proporre 21 piccole note in divenire.

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Se è l'enigma della morte ad averci spinti a venire [alla conferenza di stasera], è perché ognuno di noi è portatore di una storia colma di sogni e di necessità, di prove e di sofferenze, di interrogativi e di speranze. Ognuno desidera confrontare la propria esperienza con quella degli altri, pe...

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La struttura della nostra vita muta in ogni istante. La pressione del passato cresce, le possibilità del futuro diminuiscono. Più l'uomo invecchia e meno riesce a sentirsi libero, meno è in grado di trasformare il senso complessivo della sua vita plasmando il proprio futuro. Invecchiando, egli p...

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Dando un’occhiata ai video brevi pubblicati sui social ricavo l’impressione che siano veramente tante le persone che si riprendono mentre mettono a repentaglio la propria vita. Mi riferisco a persone che in montagna percorrono cenge o creste sopra strapiombi senza essersi assicurate; che fanno scialpinismo lungo canaloni molto ripidi e stretti in mezzo alle rocce oppure lungo altri ripidi pendii fortemente innevati, con il rischio di staccare valanghe (le quali spesso in effetti in effetti poi si staccano) o che con gli sci, lungo questi stessi pendii, fanno salti straordinariamente alti e lunghi, eventualmente con piroette e/o salti mortali. Mi riferisco alle persone che si arrampicano in free solo, cioè senza alcuna sicura, per pareti lunghe anche mille metri, o a quelle che affrontano escursioni o arrampicate senza usare tutte le precauzioni previste.

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